Il progetto, nato da un’idea del Polo Museale dell’Abruzzo, nella persona della Direttrice Dott.ssa Lucia Arbace, con la supervisione del RUP del Progetto, la Dott.ssa Giulia Tortoriello, affidato ad ARCHIMETRIA Group, team di professionisti che opera nel settore della Documentazione 3D e dell’innovazione tecnologica applicata ai Beni culturali, guidato dall’Arch. Danilo Prosperi, fondatore e CTO dello studio, ha visto la luce nel Luglio 2017 e si è concluso nel mese di marzo 2018.
Obiettivo del Progetto è quello di valorizzare e diffondere su scala globale la conoscenza dei principali Musei dell’Abruzzo e degli straordinari capolavori d’arte e archeologia in essi esposti, attraverso l’uso delle tecnologie 3D (scansioni e riproduzioni 3D digitali in H.D., Virtual Tour in H.D. immersivi ed interattivi, utilizzo dei Visori 3D per la realtà virtuale, stampa 3D, ecc.) e mediante pubblicazione dei contenuti realizzati su piattaforme globali quali il sito ufficiale del Polo Museale dell’Abruzzo (server istituzionale del Ministero dei Beni Culturali), SketchFab e Google Maps & Street View.
Come spiega l’arch. Danilo Prosperi, titolare di ARCHIMETIA Group “E’ stato davvero entusiasmante aver svolto questo prestigioso incarico professionale e, nonostante le numerose difficoltà di carattere logistico ed organizzativo che, inevitabilmente, presentano le operazioni di rilievo 3D dei Musei e delle opere d’arte ivi esposte, ha riservato momenti di grande gratificazione e di sincero coinvolgimento emotivo nell’aver avuto l’esclusiva possibilità di trovarsi ad operare “faccia a faccia” con Opere d’arte di valore inestimabile e di importanza storico-culturale nazionale ed internazionale;
Le difficoltà tecniche e tecnologiche –continua l’arch. Prosperi- si sono palesate, poi nella successiva fase di elaborazione dei modelli tridimensionali che presentavano, caso per caso, criticità di diversa natura (aspetti morfologici, metrici e dimensionali, ricchezza plastica e decorativa delle opere d’arte, aspetti cromatici e materici intrinsechi, ecc) affrontate, risolte e superate là dove possibile giungendo infine ad ottenere i massimi risultati sotto il punto di vista della qualità e della definizione dei Modelli 3D prodotti.
Per la buona riuscita delle operazioni di rilievo, prezioso , puntuale ed attento è stato il supporto fornito da tutto lo staff tecnico dei Musei, sempre disponibile ad assecondare le richieste via via avanzate al fine di superare difficoltà perlopiù logistiche che si palesavano progressivamente.”
Le criticità maggiori si sono riscontrate con le operazioni di rilievo di 3 Capolavori in particolare: il Guerriero di Capestrano, il Letto funebre della necropoli di Fossa e la splendida Madonna di Collemaggio.
Soggetti promotori:
Musei coinvolti:
Scansioni e Modelli 3D digitali in H.D. dei seguenti 11 Capolavori:
Virtual Tour in H.D. immersivi ed interattivi nei seguenti Musei:
Il 9 e 10 Maggio 2018, alle ore 17:30, presso il Museo Nazionale d’Abruzzo dell’Aquila e presso il Museo Archeologico Nazionale Villa Frigerj di Chieti, si sono svolti 2 importanti Convegni di presentazione ufficiale della conclusione dei lavori del Progetto di comunicazione e valorizzazione dei Beni culturali abruzzesi, denominato Polo Museale dell’Abruzzo 3D Project, Capolavori dell’arte abruzzese in 3D e Virtual Tour dei principali Musei dell’Abruzzo.
Nello specifico il Guerriero di Capestrano, nel suo suggestivo allestimento museale attuale all’interno della sala permanente progettata dall’artista Mimmo Palladino, risulta, da un punto di vista meramente illuminotecnico ai fini delle operazioni di rilievo, fortemente sottoesposto. Per questo si è reso necessario allestire la sala con ulteriori fonti di luce fredda per annullare le ombre e gli artefatti luminosi che inevitabilmente si sarebbero palesati. Anche le dimensioni del Guerriero e la sua collocazione su di un basamento antisismico hanno rappresentato un ulteriore livello di difficoltà. Anche l’uniformità cromatica della pietra calcarea unita alla particolare conformazione morfologica e geometrica del Guerriero sono stati aspetti di cui tener conto durante le operazioni di rilievo effettuato sia con tecnologia laser scanner che con fotogrammetria digitale per ciò che attiene la texture dell’opera.
Rilevare il Letto funebre della necropoli di Fossa, continua l’arch. Prosperi, ha rappresentato una sfida nella sfida: la fragilità degli elementi in osso e la forma complessiva del reperto, infatti, ha richiesto la sub-divisione dell’unità dell’opera in 7 elementi da rilevare singolarmente; nello specifico:
Per tali operazioni di rilievo è stato necessario rimuovere il letto dalla sua attuale collocazione all’interno di una teca al primo piano del Museo Archeologico Nazionale “Villa Frigerj” e trasferirlo nelle sale della Biblioteca presente all’interno del Museo, dove è stato ricollocato al di sopra di 2 grandi tavoli, sopraelevandolo dunque dal livello pavimento di circa 90 cm. Questa configurazione di allestimento ha consentito di effettuarne i rilievi, con relativa libertà di movimento, anche al di sotto del piano del letto e tutt’intorno alle 4 gambe. I 2 cuscini sono stati rilevati separatamente collocandoli su un piatto rotante. Per il set sono state utilizzati spot luminosi a luce fredda via via collocati intorno all’elemento oggetto delle operazioni di rilievo. L’apposizione preliminare di target di riferimento è stata di fondamentale importanza per la referenziazione metrica dei singoli elementi rilevati. Una volta ottenuti i 7 modelli 3D individuali sono stati ri-assemblati insieme in post produzione con specifico software di modellazione 3D.
“Un’emozione particolarmente intensa è stata quella regalata dal volto della bellissima Madonna di Collemaggio.” Ricorda l’arch. Prosperi: “rilevarne i perfetti lineamenti e restituirne in maniera fedele la raffinatezza del modellato nonchè gli aspetti cromatici dell’incarnato suo e del Bambinello, la ricchezza e la plasticità del panneggio delle sue vesti sono stati gli obiettivi principali da perseguire per questo straordinario capolavoro assoluto di Saturnino Gatti.
Dopo il sisma aquilano del 6 Aprile 2009, la Madonna è stata estratta dalla macerie della Chiesa di Santa Maria di Collemaggio avendo subito purtroppo qualche danno al basamento a alle parti in aggetto, come le dita di entrambe le figure. Rimarrà esposta nel Museo Nazionale d’Abruzzo ancora per poco tempo, fino al momento della sua ricollocazione nella basilica di provenienza, riaperta ai fedeli lo scorso Natale 2017 dopo un lungo ed importante lavoro di restauro.